A cura del M° Carlo Caprino
Il Reishiki è una componente fondamentale delle discipline marziali (e non solo…) giapponesi, tanto che si potrebbe affermare – senza tema alcuno di esagerare – che una scarsa conoscenza del modo appropriato di applicare queste norme di comportamento privi di fatto la stessa pratica dell’anima che dovrebbe esserle propria, riducendola a poco meno di una ginnastica esotica.
Il concetto sopra esposto è centrale nella trattazione che ne fa Enzo Di Vasto Sensei, e lo si nota già del sottotitolo del libro che evidenzia come il Reishiki non sia solo una questione di forma ma sia anche “sostanza” e linfa vitale della pratica, una sostanza che non deve essere gerarchicamente imposta e passivamente subita ma piuttosto compresa (nel senso etimologico del termine) e fatta propria.
Per raggiungere questo scopo è senz’altro utile avere le idee chiare sull’origine di questo corpus normativo, che provenendo da una cultura lontana nel tempo e nello spazio dalla nostra, può presentare caratteri non sempre immediatamente comprensibili al praticante medio occidentale.
Per ovviare a questo rischio, il libro di Enzo Di Vasto Sensei rifugge dal facile compito di elencare una serie di norme e regole ma entra nel dettaglio del Reishiki, sviscerandone i vari aspetti storici, culturali e pratici, come appare evidente nell’indice e dall’ampio spazio lasciato a questa parte dello studio.
Già nella introduzione infatti viene chiarita la differenza sostanziale tra Budo e Bujutsu, tra tecniche pensate solamente per neutralizzare un attacco avversario ed una pratica che può (se non deve) costituire indispensabile viatico per la crescita personale del praticante; una differenza che deve essere acquisita sin da subito dal principiante, con il fine di rendere proficua la sua pratica e salvaguardare l’incolumità propria ed altrui.
Come spesso accade, illuminanti spunti di approfondimento provengono dalla analisi dei caratteri che compongono i termini esaminati, illustrazione che Enzo Di Vasto Sensei compie evidenziando anche la loro origine cinese ed il legame con le filosofie e le religioni del Celeste Impero.
La seconda parte del libro raccoglie invece, in maniera sintetica ma esaustiva, le principali norme di comportamento da adottare nel Dojo in generale e sul tatami in particolare, illustrando – tra le altre situazioni – come rapportarsi con i compagni di pratica e con l’insegnante, come passare le armi al partner e come disporle per il saluto.
Così, se del Reishiki potremmo dire che è “quel complesso di azioni ed atteggiamenti che hanno a che fare con la pratica delle arti marziali giapponesi” (pag. 21) nel farlo dovremmo essere consapevoli che una simile definizione è la classica punta dell’iceberg, sotto cui c’è molto di più, a disposizione di chi abbia occhi (non solo fisici, come spesso ci ricorda Paolo Corallini Shihan…) per vedere.
Un opera agile ma completa, utile tanto al principiante per focalizzarsi sui vari aspetti del galateo marziale, che all’esperto e all’insegnante, per evitare il rischio di dare per scontati e scimmiottare gesti e azioni più volte ripetute negli anni o di imporre una gerarchia nonnescamente miope, del tutto opposta al significato intimo di “rispetto”, che dovrebbe invece regnare nel Dojo.
Estremizzando potremmo affermare che ove manchi il Reishiki non si può parlare di Dojo, ma al massimo di una palestra ginnica, perché luogo fisico e atteggiamento intimo del praticante sono e debbono essere intimamente connessi in ogni momento e senza soluzione di continuità, dal saluto iniziale a quello finale, un atto che – non a caso – è analizzato con dovizia di particolari e nelle sue varie espressioni e modalità di esecuzione.
Pensato per il praticante di Aikido – Arte marziale di cui Enzo Di Vasto Sensei evidenzia le peculiarità rispetto all’argomento trattato, il libro potrà essere letto con profitto non solo dai praticanti di altre discipline marziali ma anche da chi voglia avere una visione più approfondita della cultura e della storia giapponese così come del “modus operandi” di chi si assume l’onore e l’onere di partecipare ad una attività associativa che non prevede solamente la mera pratica fisica, ma è fatta anche di cene sociali per celebrare passaggi di grado ed esami, accoglienza dei nuovi arrivati, rapporti con altri Dojo e Associazioni, puntualità nel versare le proprie quote, pulizia degli spazi comuni.
Chi fosse interessato ad avere copia del libro, può contattare Enzo Di Vasto Sensei via e-mail all’indirizzo aikido_2021@libero.it
“Il saggio offre un valido contributo alla conoscenza dell’etichetta e del cerimoniale nella pratica delle arti marziali tradizionali. È una trattazione sintetica che illustra le più importanti tematiche, tesa a chiarire significati e finalità per fornire le motivazioni da cui scaturiscono le attuali consuetudini. Parallelamente sono inserite fra le righe del testo alcune note di approfondimento. Nell’esposizione, sono incluse le linee guida per orientare l’allievo, principiante e non, durante lo svolgimento dei keiko e nel corso degli esami. Uno stimolo a valorizzare gli approcci al cammino intrapreso. Aspetto imprescindibile nella pratica del budō giapponese, la pubblicazione è indirizzata a tutti i soggetti coinvolti, con riferimento specifico all’Aikido.”
(dalla presentazione in quarta di copertina)